mercoledì 26 dicembre 2007

Hanno parlato di noi

Cercando su Google Medita et Erra, ci si accorge che hanno parlato della rassegna sui siti

http://www.lecceprima.it/

www.europuglia.it

www.comune.otranto.le.it

venerdì 6 luglio 2007

La rassegna cinematografica

Il Mediterraneo unisce da secoli popoli e li accomuna nei suoni, nei colori, negli stili di vita e nei sapori.
La rassegna "Medita et erra" propone un percorso di proiezioni cinematografiche che guardano al viaggio nel Mediterraneo. Svariati i motivi e le modalità che spingono le popolazioni delle terre che si affacciano su questo mare a utilizzare il bacino per i loro spostamenti: si va dalle lussuose crociere al disperato viaggio dei profughi in cerca di migliore fortuna, dai viaggi di lavoro ai viaggi turistici e d'avventura. Tutto ciò garantisce al Mediterraneo, da secoli, la funzione appunto di "medium", mezzo di collegamento fra svariate identità e fondamentale crocevia di culture millenarie.
L’Associazione culturale non profit Freim 00, in collaborazione con F.I.D.A.P.A. Sezione Terra D’Otranto propone una rassegna che mira a far riflettere sull’importanza e sugli aspetti, intimi e non, del viaggio come ricerca e come speranza, sulla rilevanza di questo centro di interscambio che è il "Mare nostrum", come lo chiamavano i Romani, anche alla luce del fatto che nel 2012, fra soli 5 anni, saranno aperte le frontiere dei paesi che si affacciano su questo bacino con un Trattato simile a quello di Schengen del ‘95. Realtà culturali apparentemente diverse, ma in verità molto simili avranno così la possibilità di entrare in contatto con maggiore frequenza, riscoprendo radici comuni.

Per quanto possibile si è cercato di scegliere film che dessero una panoramica generale del viaggio come ricerca di se stessi, delle proprie origini; ed anche viaggio verso una meta simbolica o precisa talvolta senza circoscrivere il tema principale alla sola emigrazione. Il Mediterraneo, i suoi paesaggi, le sue identità culturali poliglotte colorano e offrono una cornice speciale ad ogni pellicola.

L’eternità e un giorno di Anghelopoulos e Un film parlato di De Oliveira sono un sunto di queste tematiche anche se il punto di vista dei registi è molto diverso. Il primo sviluppa una sorta di viaggio che il protagonista intraprende sia fisicamente (lascia la casa sul mare dove ha sempre vissuto per godersi gli ultimi anni della sua vita) sia a livello interiore (il ritrovamento di una lettera scritta 30 anni prima da sua moglie, che gli causa il ricordo della sua vita passata). Centrale nel film portoghese invece è una crociera in cui si incontrano persone di diversa nazionalità: il senso del film sta nella conoscenza dei luoghi dove si è sviluppata la civiltà occidentale ma soprattutto nel crescente confronto e dialogo tra questa moltitudine di persone che fa emergere - nonostante la loro teorica appartenenza al continente europeo - una differenza di vedute forse inconciliabile riguardo i temi moderni più scottanti (di carattere religioso, culturale, ecc…..). Gli altri quattro film nel loro intreccio drammatico sviluppano la tematica dell’emigrazione (più o meno forzata) secondo diverse sfumature.

Exils di Tony Gatlif racconta un inconsueto viaggio inverso di due ragazzi figli di algerini che lasciano Parigi alla volta del paese nordafricano, alla scoperta delle loro origini. Analogo è il viaggio che intraprendono i sopravvissuti alla SHOAH nella pellicola Verso Oriente di Gitai; in questo caso si tratta di un ritorno da interpretare come una sorta di riappropriazione delle proprie terre per riaffermare la propria libertà ed esistenza dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale.

Quando sei nato non puoi più nasconderti, un film di Marco Tullio Giordana in cui il regista affronta il tema dell'emigrazione attraverso il punto di vista di un ragazzino italiano di 12 anni che, casualmente a contatto con dei coetanei di diversa nazionalità, scopre la difficoltà di crescere e il problema dell’integrazione con una civiltà lontana dalla sua.

Lettere al vento, un film del regista Edmond Budina narra la storia di Niko (Edmond Budina/Un posto al sole), ex professore cinquantenne, è ormai un disoccupato nell'Albania del post comunismo. La sua famiglia vive con i soldi che gli manda il figlio Mikel dall'Italia, ma da qualche tempo, il ragazzo non risponde più alle lettere. Niko parte in cerca del figlio, ma scoprirà una dura verità.

Mare Nostrum
, un viaggio in presa diretta nell’Italia e nel Salento dei diritti negati agli stranieri. Il film-inchiesta non è mai stato mandato in onda da nessuna televisione italiana, nemmeno dalla Rai di cui Stefano Mencherini, l’autore, è regista (Linea Verde) da circa 15 anni.

domenica 24 giugno 2007

venerdì 22 giugno 2007

L'associazione Freim 00

L’Associazione "Freim 00", nasce a Bologna nel 2006, da una idea di giovani salentini, a cui successivamente si sono aggregati diversi giovani di tutte le realtà italiane, per promuovere in modo diverso e nuovo la "cultura della cinematografia" e per far emergere le capacità creative ed espressive dei giovani.

Lo staff dell'associazione Freim 00 , organizzatrice della rassegna, è composto da:

Presidente: Pierluigi De Donno

Vice Presidente: Vincenzo D'Arpe

Associati:

Mario Marco Mangione

Robert Baratti

Giovanni Padrenostro

Antonio Susca

Silvia Bilenchi

Lucrezia Specchiulli

Collaboratori:

Marco Locci

Enrico Corallo

Maurizio Murciato

Michele Baldassarre

Sede legale, amministrativa ed operativa: Bologna 40123, via Nosadella 50
Succursale operativa: Maglie 73024, via Giuseppe Di Vittorio 33

http://www.freim00.com/